RECENSIONI ED EVENTI
A cura di Maria Cristina Torrisi
“Esistenzialismo religioso nel pensiero di Soren Kierkegaard” è il tema della conferenza che si è svolta nei giorni scorsi presso il seminario vescovile di Acireale, retto da Mons. Giovanni Mannino.
Relatore dell’evento, organizzato dal Serra Club sezione di Acireale, il prof. Filippo Laganà, filosofo e sociologo.
Dopo gli interventi del Presidente del Serra Club, Pierluigi Bella, e della prof.ssa Marinella Tomarchio, ordinaria di pedagogia generale e sociale presso il Dipartimento di Scienze di Formazione dell’Università di Catania, il prof. Laganà ha parlato del pensiero del filosofo danese, nato a Copenhagen nel 1815, la cui esistenza fu interamente dedicata agli studi e all’ osservanza della sua religione.
“La vita di Kierkegaard appare segnata da una spiccata incapacità di decidere tra le alternative che si presentarono nella sua esistenza – ha spiegato il relatore -, una indecisione perenne che lo portò ad identificare se stesso come un “contemplativo”. Così come testimoniano anche i suoi scritti, attraverso il diario del filosofo danese, è possibile comprendere lo stato d’animo: “Ciò che io sono è un nulla; questo procura a me e al mio genio la soddisfazione di conservare la mia esistenza al punto zero, tra il freddo e il caldo, tra la saggezza e la stupidaggine, tra il qualche cosa e il nulla come un semplice forse”.
Traumatizzato dai lutti famigliari,
(assistette alla morte del padre e di tutti i suoi fratelli, quando non era ancora 25enne), convinto che il suo destino fosse segnato da una maledizione, decise di dedicarsi al pensiero e alla scrittura. A caratterizzare inesorabilmente la sua indole, “la scelta di non scegliere”, che ebbe ripercussioni anche sulla sua vita amorosa. Egli, infatti, ruppe il fidanzamento con Regina Olsen, nonostante le suppliche della fidanzata che desiderava sposarlo. Forse ebbe paura di tramandare “la maledizione” della famiglia? È certo che il fato gli fu contro, dato che morì all’età di 42 anni.
“Kierkegaard – ha ancora spiegato il prof. Laganà – ci ha lasciato un grande insegnamento: la ricerca di un mondo interiore, contro una società moderna che è incentrata sull’apparenza piuttosto che sulla essenziale concretezza”.
Presenti alla conferenza, tra gli altri, don Orazio Barbarino e poi, per un piacevole momento musicale, gli artisti Laura Trucco e Pierpaolo Marchica.
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