ACIREALE, CHI E’ DI SCENA: GLI ULTIMI TRE SPETTACOLI

TURANDOT 2

Recensioni ed Eventi
di Antonino Leotta

Una gradita presenza quella dell’Associazione culturale “IL DURANTE E DOPO DI NOI” lunedì 27 maggio a “Chi è di scena”. E’ stato presentato e brillantemente interpretato un originale testo dal titolo “Lorenzetto alla ricerca della felicità”.

LORENZETTO

Il gruppo accompagnato da Giuseppe Grasso e Teresa Maccarrone ha voluto portare una voce tanto convincente sulla ribalta del teatro scolastico per lanciare un forte messaggio: la felicità parte dal proprio intimo e si può ritrovare in sé stessi più che nel volgersi degli eventi. Ed è fatta di semplicità e di bontà d’animo a prescindere dalla propria condizione sociale ed economica.
A seguire, si sono presentati gli alunni del CPIA Catania 2 sede di PATERNO’ proponendo una vivace sintesi di “MISERIA E NOBILTA’”.

MISERIA E NOBILTA'
Subito dopo il CPIA Catania 2 del carcere circondariale ICATT di Giarre, con “SBAGLIANDO S’IMPARA”, ha affrontato un tema di grande rilevanza sociale. Quattro giovani alunni si sono raccontati con la forza del linguaggio che rivela la crudezza di una realtà vissuta.

SBAGLIANDO

Le amare fasi della ricerca di un lavoro, dell’incontro con una perversa proposta e dell’impiego come operatori dell’estorsione o come spacciatori o esecutori di rapine varie, si sono succedute con impressionante chiarezza. Poi il lento cammino della presa di coscienza, del desiderio e della volontà di cambiare fino a raggiungere la convinzione di “imparare” un diverso modo di vivere. Che faccia dimenticare ogni errore commesso, ogni “sbaglio” consumato. L’accorato canto di Cristian ha stigmatizzato la grande svolta di un cammino che conduce a un futuro migliore.
In sostituzione di una loro presenza fisica, gli attori dell’Istituto per minorenni di Acireale hanno fatto pervenire un filmato-documentario che ha descritto la voglia di cambiare attraverso una sequenza di immagini di “un’ora d’aria”. Immagini rivelatrici del loro sogno: l’obiettivo di una libertà fondata su una serenità di convivenza e di vita.

Martedì 28 maggio gli alunni dell’Istituto Comprensivo “VIGO FUCCIO-LA SPINA” hanno proposto “TURANDOT”.

TURANDOT 2

TURANDOT 1

L’approccio con un testo orientato all’opera lirica, ha impegnato gli alunni nella ricerca di un adattamento confacente alla loro età e alla realtà dell’ambiente scolastico. Con i loro curati costumi e con l’imponente scenografia, gli alunni del Vigo Fuccio-La Spina, sotto l’attenta guida del regista Davide Pulvirenti, hanno rappresentato l’iniziale odio di Turandot per il sesso maschile originato dal ricordo traumatico di una violenza subita da una sua ava. Le susseguenti vicende sono legate al desiderio dell’imperatore Altoum di concretizzare un matrimonio per la figlia. Da ciò il gioco degli enigmi. Ma toccherà proprio a Turandot sciogliere l’ultimo enigma: rivelare il nome del principe ignoto. Ciò vorrebbe dire condannarlo a morte. La principessa rivelerà un altro nome: amore. E si compirà la trasformazione del suo odio in un sentimento che vince ogni morte.
Le firme di tutti gli alunni-attori apposte sul grazioso depliant che presenta l’opera, ci hanno dato l’idea del processo di appropriazione di un testo e dell’impegno assunto per portarlo sulla scena. Abbracciando un mito-leggenda-fiaba che affronta il tema dell’amore come unica soluzione capace di allontanare ogni forma di violenza.

Mercoledì 29 maggio hanno concluso brillantemente le rappresentazioni in calendario gli alunni dell’Istituto Professionale per i Servizi l’Industria e l’Artigianato di CALTANISSETTA.

ARTE BEfFA 1

ARTE B. 2
“L’ARTE DELLA BEFFA”, uno scherzo teatrale liberamente ispirato all’ottava giornata del “Decameron” di Boccaccio, ci ha trasportati nel mondo di Calandrino (che nell’adattamento prende il nome di Bernardino) e in quelle boccaccesche vicende immerse nell’intreccio di combinazioni burlesche dai risvolti passionali o semplicemente sensuali.
Gli attori si sono espressi in un susseguirsi incalzante di scene cariche di imprevedibili sotterfugi.
Molto curate scene, musiche e costumi ed efficacemente coordinati gli interventi dei vari cantastorie. Da apprezzare la nota artistica del depliant illustrativo distribuito in sala.
Nello scambio di idee conclusivo, è emerso l’apprezzamento educativo del teatro nella scuola: un obiettivo raggiunto dall’IPSIA “Galileo Galilei” di Caltanissetta. Che dà forza all’impegno organizzativo del nostro Festival.