Attualità – Nuove Edizioni Bohémien – Febbraio 2014
A cura di maria Pia Basso
Foto di M.P.B.
I carri fanno ritorno al loro “ostello” dopo aver ottenuto il plauso e l’ammirazione di tanti spettatori che hanno attraversato il circuito cittadino acese in questo primo fine settimana all’insegna della festa dedicata al Re burlone. Si spengono le luci. Il frastuono lascia il posto al silenzio della notte appena iniziata. Nelle strade, a testimonianza della festosa serata appena conclusasi, un tappeto multicolore composto dalle migliaia di coriandoli sparsi, lanciati a mo’ di scherno, come tradizione vuole. Accanto alla loro, piacevole vista, ammonticchiati negli angoli o davanti alle entrate dei negozi, centinaia di sacchetti ( che di quei coriandoli hanno rappresentato i contenitori) e di bombolette spray o, peggio, anche di schiuma da barba… Un colpo d’occhio stridente in questo lunedì mattina. Inconciliabile con l’atmosfera di spensieratezza e goliardia che ha animato gli ultimi due giorni. Spensieratezza che diventa indifferenza e, quindi, noncuranza. Perché ci vuole davvero poca cura e poco rispetto per gettare in terra ciò che andrebbe saggiamente e civilmente riposto negli appositi raccoglitori dei rifiuti. In senso anche di ossequio verso una cittadina che si è fatta carico di allestire una ridente manifestazione aprendo le porte del Re dell’allegria a visitatori ed abitanti; alla loro voglia di divertirsi ed accostarsi, con rinnovata curiosità, agli imponenti mascheroni che animano i carri allegorici. Ma non può anche sobbarcarsi il peso di una quantità indicibile di rifiuti abbandonata per le sue vie e per le sue piazze. E questo non è uno scherzo…
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