Attualità
A cura di R.B.
Un’occasione concreta di integrazione attraverso l’inserimento lavorativo di alcuni richiedenti asilo e rifugiati ospiti del progetto Spar di Acireale.
E’ stato denominato “Al lavoro” il nuovo progetto nato dalla collaborazione tra il Rotary Club di Acireale e il Consorzio Il Nodo (quest’ultimo ente gestore dello Sprar acese). L’iniziativa, che coinvolge alcune importanti aziende del territorio disposte ad offrire un’occasione di lavoro, è stata presentata nei giorni scorsi durante una conferenza stampa svoltasi nella sala conferenze dell’Hotel Orizzonte.
I particolari del progetto sono stati illustrati dal presidente del Rotary Club Acireale, Attilio Floresta, e dal presidente del Consorzio Il Nodo, Fabrizio Sigona.
“Il Rotary Club di Acireale è molto orgoglioso di questo progetto –sottolinea il presidente Floresta- perché si fonda sul valore dell’integrazione, ribadito sempre anche da Papa Francesco. Consiste nel mettere in relazione alcune imprese del territorio affinché accolgano dei ragazzi, che vengono da lontano ed hanno raggiunto il nostro Paese magari in condizioni di fortuna, consentendo loro di fare uno stage lavorativo con una borsa lavoro retribuita della durata di sei mesi. Speriamo che questo periodo sia solo uno step iniziale e che il rapporto di lavoro possa poi essere stabilizzato, proseguendo nel futuro a tempo indeterminato”.
“E’ un percorso che stiamo costruendo insieme al Rotary che ci ha dato questa disponibilità –ha aggiunto il presidente del Consorzio Sigona. L’inserimento lavorativo è per noi uno degli aspetti più importanti nel percorso di integrazione e di accoglienza dei richiedenti asilo. Sono previste diverse fasi: all’arrivo dell’ospite viene fatto un bilancio di competenze per conoscere le precedenti esperienze lavorative; successivamente si crea l’incontro tra domanda ed offerta di lavoro, quindi tra le richieste del beneficiario in termini di competenza e le disponibilità da parte delle aziende che hanno dato l’adesione al nostro progetto”.
Lucia Caudullo, responsabile progetto Sprar di Acireale, intervenuta insieme alla responsabile dello Sportello Mestieri, Liliana La Magna, aggiunge: “Vogliamo ribadire l’importanza dell’integrazione dei nostri ospiti all’interno del mercato del lavoro, con le opportunità che sono offerte ad Acireale dall’imprenditoria sensibile. I ragazzi acquisiscono così abilità sempre più spendibili, anche quando usciranno dal nostro progetto. In questo momento stiamo realizzando attività che vedono coinvolti cinque dei nostri ospiti, tutti entusiasti di questo percorso; speriamo di poter avere per il futuro altre opportunità per ragazzi già pronti per fare questa esperienza. Non sempre si trova questa sensibilità nelle aziende; noi la cerchiamo perché è importante sia nel percorso lavorativo che in quello di integrazione nella società acese”.
Presenti all’incontro anche i rappresentanti delle due aziende aderenti al progetto. “Per i ragazzi –ha detto Luciano Privitera, della ICODOR Srl- si tratta di una bella esperienza di integrazione che abbiamo cercato di favorire all’interno della nostra azienda. Un’opportunità anche per noi, dal punto di vista culturale. Siamo contenti di averli accolti e speriamo di riservare per loro anche buone opportunità per il futuro”:
“Credo che per un’attività che opera su un territorio come il nostro –ha sottolineato Mario Faro, di PianteFaro- sia d’obbligo fare degli interventi di integrazione come questo. Sappiamo bene che la Sicilia rappresenta il primo punto di approdo per questi migranti che vengono in Europa per cercare lavoro. Per un’azienda come la nostra, a livello internazionale ed aperta soprattutto ai mercati esteri, è fondamentale (e credo anche di buon auspicio) prendere parte ad un progetto così ambizioso ed utile per la società. Un’integrazione concreta perché questi ragazzi lavoreranno da noi per sei mesi svolgendo le mansioni di tutti gli altri collaboratori (nei settori dell’agricoltura e del turismo). Ci aiuteranno inoltre per costruire uno dei giardini che farà parte del prossimo “Radicepura Garden Festival”, festival internazionale che avrà come tema il Mediterraneo e l’integrazione”.
Più nel dettaglio il progetto sta coinvolgendo al momento due giovani, un malese ed un gambiano, che hanno già iniziato l’esperienza alla ICODOR lo scorso 28 aprile; ricoprono il profilo professionale di “operatore agricolo” e sono impegnati nella raccolta delle verdure insieme ad altri giovani italiani.
Altri tre giovani, un ivoriano, un guineano ed un gambiano, inizieranno invece a lavorare a breve nell’azienda Faro, con mansioni di “operatore del verde” e “ausiliario-lavapiatti”.
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