La posta del cuore
A cura di Maria Pia Basso
Avete mai chiesto a vostro figlio: “Come ti senti?”. Con ciò non intendendo se abbia il mal di testa, ma cosa avverte dentro di sé, qual è il suo stato d’animo. Ci si sofferma con molta più facilità all’involucro esterno di ciascuno di noi, perché basta prendere la medicina giusta e la febbre passa. E il malessere interiore? Come lo curiamo? Se lo curiamo… Il grande compito dei genitori e degli educatori in genere è anche quello di accompagnare i bimbi alla conoscenza di se stessi e alla codificazione di quelle sensazioni che concorrono a formare l’essere umano nella sua totalità. Bisogna educare a riconoscere le emozioni e a codificarle. Tristezza, ansia, paura; ma anche gioia, entusiasmo, voglia di vivere. La nostra interiorità non è avulsa da noi; forse rappresenta un “dato nascosto”, come quelli che nei problemi di aritmetica vengono proposti ai piccoli per mettere alla prova le proprie capacità logiche e deduttive. Lo stesso deve essere fatto con tutti quegli aspetti della personalità che non assurgono agli onori della cronaca perché non tangibili, ma che giocano, invece, un ruolo fondamentale.
Bisogna farli emergere collocandoli in una sfera di primaria importanza. Iniziamo a domandare ai nostri bimbi quando tornano da scuola con quale stato d’animo hanno affrontato la giornata e non demonizziamoli se la risposta non è confacente alle nostre aspettative. Non minimizziamo il loro malessere, se lo ravvisiamo, ma aiutiamoli ad analizzarlo. Il bambino deve sapere di possedere un grande tesoro nascosto che deve essere scoperto, grazie all’ aiuto costante e paziente di chi lo ama. Gli abbiamo insegnato a camminare, a parlare, a vestirsi da solo; lo aiutiamo a fare i compiti. Parallelamente rendiamolo autonomo nella realizzazione della propria interiorità, affinché impari a gestire le emozioni, negative e positive, che contornano le sue giornate. Lo renderemo presente a se stesso e consapevole. Lo aiuteremo a non sentirsi solo e in balia della vita; gli tracceremo il sentiero da percorrere in assoluta serenità. Lo renderemo uomo!
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