Recensioni ed Eventi
A cura di Maria Cristina Torrisi
Uomo carismatico e brillante, artista completo, dallo sguardo acuto, il pittore Primo Panciroli (Roma, 1875 – Acireale, 1946) è stato al centro di un interessante incontro svoltosi, lo scorso sabato, nella Chiesa Sacro Cuore di Gesù a Santa Venerina.
“L’artista romano Primo Panciroli, autore delle tempere della chiesa Sacro Cuore di Gesù” è infatti il titolo del citato incontro, organizzato da Storia Cultura e Sviluppo Territoriale, con il patrocinio della Diocesi di Acireale – Ufficio Beni Culturali – e del Comune di Santa Venerina.
Relatore d’eccezione il dottor Antonino Pasquale Calabrò, autore di ricerche e pubblicazioni sulla vita e le opere del Panciroli in Italia e all’estero.
Nell’ambito della conferenza, anche attraverso l’utilizzo di slides (di immagini inedite), sono emerse informazioni sempre più esaustive circa la vita del Panciroli, allievo di Giuseppe Sciuti, attivo principalmente ad Acireale, dove coadiuvò il maestro nella decorazione della navata centrale della Cattedrale e decorò i soffitti del Palazzo di Città e dei palazzi Musmeci e Nicolosi. Affrescò inoltre il transetto e l’abside della Chiesa del Sacro Cuore di Gesù a Santa Venerina. Affrescò anche la Chiesa copta del Cairo. Sue opere sono conservate dalla Pinacoteca Zelantea di Acireale.
Riguardo all’incontro, tra gli interventi si ricordano quelli di Mons. Giovanni Mammino – Vicario Generale della Diocesi di Acireale – del professore Giovanni Vecchio, coordinatore, e del parroco Giovanni Marino.
Momenti toccanti, oltre alla testimonianza del dottore Calabrò, hanno riguardato l’esecuzione di brani d’ispirazione religiosa curati da Gesuele Sciacca con Daniela Greco ed Orazio Vecchio; quest’ultimo ha dato inizio alla conferenza con una emozionante e magistrale permormance, testimonianza delle sue grandi doti canore.
Presente, inoltre, la prof.ssa Teresa Maccarrone, la quale ha dato un suo contributo alle ricerche del dott. Calabrò.
“Vogliamo riscoprire e valorizzare i beni culturali artistici del nostro territorio e quindi ammirare le opere di Primo Panciroli, custodite in questo Tempio”. Queste le parole del professore Vecchio nel suo dare inizio all’ interessante incontro che ha visto l’attenta partecipazione del pubblico.
Attraverso la fervente ricerca del dott. Calabrò, è stato possibile ripercorrere la vita del grande artista Panciroli, “artista completo”, così come l’ha definito lo stesso relatore. Un artista particolare che si è manifestato attraverso le esperienze di vita e che si fa scorgere, tra le foto proposte, come un uomo che si discosta dalle immagini classiche del tempo. Appare infatti attualizzato, un uomo dei nostri giorni, non immerso tra i personaggi del periodo storico a cui appartiene. E tale considerazione è stata rilevata dallo stesso Calabrò che, in merito al pittore, ha proposto un articolo sullo Speciale di Nuove Edizioni Bohémien che vi riproponiamo.
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