Arte
A cura di R.B.
Due straordinarie videoinstallazioni dell’artista egiziano Wael Shawky, di recente vincitore a Torino della prima edizione del Mario Merz Prize, inaugurano venerdì 10 febbraio (dalle 17.30 alla chiesa dei SS.Euno e Giuliano e a Palazzo Branciforte) la sezione Arti Visive di BAM – Biennale Arcipelago Mediterraneo, promossa dal Comune di Palermo (Assessorato alla Cultura) e in programma fino al 12 marzo. In calendario decine di appuntamenti – spettacoli, mostre, proiezioni, itinerari e dibattiti con prestigiosi intellettuali italiani e stranieri – ospitati in teatri, cinema e siti monumentali restaurati e restituiti alla piena fruizione del pubblico. Le due esposizioni di Shawky avviano il ciclo “Punte brillanti di lance”, nato dalla collaborazione tra Fondazione Merz, Fondazione Sicilia e Comune di Palermo, alimentato dalla riflessione contemporanea sulla natura “migrante” della cultura. In aprile il ciclocontinua con “Pittore in Africa” di Mario Merz, una traccia storica della prima metà degli anni Ottanta, al Museo Archeologico Regionale Antonio Salinas e sempre in collaborazione con quest’ultimo l’avvio del progetto a scala urbana La Via di Merz.
Tra i siti restituiti alla città, la chiesa dei SS. Euno e Giuliano, a piazza Magione – strappata al degrado seguito ai bombardamenti, l’antica chiesetta dei “seggettieri o portantini” ha anche svelato una cripta e un ambiente ipogeo adibito ad essiccatoio dei cadaveri – che, con Palazzo Branciforte, ospiterà le spettacolari videoinstallazioni di Wael Shawky, artista che ha dato voce alle crociate e alla cultura poetica araba. “Wael Shawky – spiegano le curatrici Beatrice Merz e Laura Barreca – offre un punto di vista narrativo non occidentale, e per analogia, fornisce una visione trasversale sulla complessa situazione geo-politica contemporanea da cui dipendono gli equilibri non solo del Mediterraneo, ma dell’Europa e del mondo intero”.
Non è interessato tanto alla storia in sé, Wael Shawky, piuttosto a come i processi storici possano essere diversamente interpretati dell’uomo. La trasposizione filmica di fatti e avvenimenti riportati in alcuni testi arabi, trova spazio in cortometraggi a cavallo tra il documentario e il film d’animazione, in cui gli attori sono spesso bambini, o addirittura marionette, feroci interpreti dei fatti storici a cui rimanda, intrisi di violenza e intrighi di potere. A moltiplicare l’esperienza sensoriale dei visitatori, sarà un soffice strato di sabbia voluto dall’artista per “Al Araba Al Madfuna III”, opera-video di recente esposta alla Fondazione Merz di Torino; sarà l’ex Monte di Pietà di Palazzo Branciforte, invece, ad ospitare “Cabaret Crusades. The path to Cairo”, secondo film della trilogia Cabaret Crusades, presentata nei più importanti musei del mondo. All’inaugurazione interverranno: Il sindaco Leoluca Orlando, Andrea Cusumano (assessore alla Cultura del Comune di Palermo), Raffaele Bonsignore (presidente Fondazione Sicilia), le curatrici Beatrice Merz (presidente Fondazione Merz di Torino) e Laura Barreca. E lo stesso Wael Shawky.
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