Arte/Recensioni ed Eventi
A cura di R.B.
Plausi per le opere del Maestro Alfio Bonanno, per le suggestive location come per i vini pregiati dell’Etna. Prossimo appuntamento domenica 26 luglio.
Ieri, a Milo, splendido pomeriggio tra arte, natura, suggestioni e vini prelibati dell’Etna, insieme e cullati dalle magiche coloriture del tramonto. Tanti apprezzamenti, e tra tanti ne riportiamo uno emblematico, “Meravigliosa esperienza, tra i profumi di un terreno ricco di energia e creatività, dove riscoprirsi insieme”, per il nuovo appuntamento domenicale con Alle Radici – Mostra diffusa di Alfio Bonanno, progetto proposto dall’associazione culturale Mindart (www.mindart.it), presieduta dallo storico dell’arte Laura Cavallaro, ideatrice e curatrice dello stesso.
Ricordiamo che “Alle Radici”, pensato per Milo con installazioni site specific in sei prestigiose cantine vinicole partners (Aeris-I Vigneri, Barone di Villagrande, Benanti, Eredi Di Maio, Maugeri e Tenute di Nuna), sviluppa l’intenzione condivisa con il sindaco di Milo, Alfio Cosentino, di riportare, attraverso l’arte, Alfio Bonanno alle sue radici, Milo per l’appunto dove è nato, e ne è al contempo un riconoscimento di tutta la comunità.
Oltre alle prestigiose Aziende vinicole che lo hanno “sposato”, ha ricevuto il patrocinio gratuito del Comune di Milo, del Parco dell’Etna, di “Strada del Vino e Sapori dell’Etna” e di Legambiente Catania che ne apprezzano la forze valenza culturale.
PROSSIMO APPUNTAMENTO – Domenica 26 Luglio 2020 ore 18.00 Milo
Questi i dettagli del percorso proposto da Mindart:
Una visita guidata volta a conoscere Alfio Bonanno, protagonista internazionale del movimento Arte e Natura, e le sue installazioni nelle due cantine di Milo “Aeris-I Vigneri ” e “Barone di Villagrande”.
“Percorreremo – spiega la Cavallaro – per tappe, ammirando i vigneti, la straordinaria vita di Alfio Bonanno, dal suo trasferimento a soli quattro anni da Milo in Australia, al ritorno in Sicilia, poi Roma e la Danimarca dove risiede da più di quarant’anni. Osserveremo le istallazioni e ne comprenderemo il significato. Il tutto degustando vini pregiati”.
Le opere in questione sono: Alfio Bonanno, Incontro di Vite, 2019 (Viti, fil di ferro, acciaio – 2,5 X 4 m), Azienda “Barone di Villagrande”, Milo; Alfio Bonanno, Intrecci, 2019 (Rami di castagno e di noce, tralci di vite, fil di ferro, erbe aromatiche, 100x180cm, 100×100 cm, 100×100 cm), Azienda “Aeris-I Vigneri”.
- L’Azienda Barone di Villagrande è un luogo ricco di storia e di fascino, espressione di accoglienza, di passione per il proprio lavoro e condivisione di intenti. Per questo contesto di bellezza e energia palpabile, Alfio Bonanno ha immaginato un’installazione, sulla parete d’ingresso dell’area predisposta alla moderna vinificazione, in cui decine di vecchie viti ormai dismesse potessero tornare a raccontare una nuova storia. Decorticate, bruciate e trattate con una vernice, le viti vengono meticolosamente disposte dentro una cornice che le trattiene a sé in un fitto viluppo nella parte inferiore, chiusa intricata e nodosa mai confusa, per poi aprirsi, con un movimento arioso, in un disegno più sottile e leggero, convergente al centro, cuore della composizione. Una commistione totale tra vecchio e nuovo che si coniuga armonicamente nei luoghi metaforici e reali dell’Arte e dell’Azienda. L’installazione Incontri di Vite fa parte del Progetto artistico “Alle Radici”, Mostra diffusa di Alfio Bonanno.
- L’Azienda “Aeris-I Vigneri” è molto attenta all’equilibrio naturale dell’ambiente, per questo si prefigge di utilizzare strumenti e sistemi non invasivi nel rispetto della tradizione. Questa dedizione alla natura sposa le idee di Alfio Bonanno che ha voluto creare l’installazione Intrecci consistente in una serie di nidi realizzati con rami di castagno e noce e tralci di vite, diversi per forme e dimensioni, che posizionati sugli alberi, come se ne fossero appendici, possono diventare riparo per gli uccelli e altre specie animali che vorranno abitarli. Il linguaggio scultoreo trae ispirazione dalla Natura e al contempo se ne mette al servizio. Il gesto di intrecciare, di creare, di sovrapporre, inoltre, ha radici ancestrali e quasi dimenticate nella frenesia odierna. Osservare questi intricati grovigli ci riconnette alla nostra parte più intima, ai nostri legami, ai nostri riferimenti, a quello che è Casa, una sublimazione della materia in immagine. L’installazione Intrecci fa parte del Progetto artistico “Alle Radici”, Mostra diffusa di Alfio Bonanno.
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