A “CHI E’ DI SCENA”, ROMEO E GIULIETTA

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Recensioni ed Eventi

A cura di  Antonino Leotta

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Il Liceo Scientifico “ARCHIMEDE” di Acireale si è proposto al pubblico con l’opera “ROMEO E GIULIETTA” nella quarta serata del Festival del Teatro Scolastico “CHI E’ DI SCENA” organizzato dal Comune di Acireale.

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William Shakespeare sembra uscire dagli schemi di vita britannici del tempo e anticipare tempi nuovi nella storia della drammaturgia e nel variegato mondo poetico. La sua capacità di inventiva, il suo estro, l’immediatezza nel trasferire sulle scene le più disparate vicende esistenziali, gli hanno consentito un successo immediato e crescente. Che dura ancora. Una produzione vastissima la sua, ma sempre densa di  una profonda umanità, animata dal poliedrico alternarsi dei molteplici aspetti caratteriali dei vari personaggi.

Il dramma “Romeo e Giulietta”, segnato dal binomio amore-morte, ha ispirato diversi scrittori, artisti e poeti nel corso di oltre quattro secoli  (siamo alla fine del 1500). Ma ha mantenuto la freschezza di una perenne attualità nella dinamica di una amore giovanile.

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Certamente l’ambientazione del dramma gioca un ruolo fondamentale nella vicenda. In una sintesi meravigliosa Giulietta dirà: “L’unico amore mio è nato dall’unico odio”. Due famiglie a Verona  -Montecchi e Capuleti-  si contendono il potere sulla città. L’odio tra le due famiglie porterà a una inevitabile tragedia: la fine di due giovani vite. Il CORO commenterà: “..voi, volete spegnere il fuoco della vostra rabbia col rosso fiume che sgorga dalle vostre stesse vene..”

Un amore vietato o un amore sfortunato?

L’opera si apre con un inno all’amore e si chiude con l’elegia della morte.

Il CORO proclama:  …”l’amore è un fuoco che sfavilla negli occhi degli amanti: se contrariato, è un mare alimentato dalle loro lacrime. Ma che cos’altro è l’amore? E’ una pazzia assennata, è bile soffocante, salvifica dolcezza…Che cos’altro è l’amore?”

Nella coreografia finale, lo stesso coro sembra accomunare una infinita presenza di coppie che ripetono la medesima tragedia. Il sentimento dell’ignaro Romeo si farà voce per tutti:…”Giulietta mia, perché sei ancora tanto bella? Devo credere che la spettrale morte possa essere innamorata di te e che ti custodisca qui per farti  sua amante?”

Il gesto di Giulietta porrà il suggello all’amara storia di una grande amore: …”Bacerò le tue labbra. Forse c’è ancora tanto veleno che mi ristori e mi faccia morire….O pugnale benedetto: arrugginisci qui e fammi morire!”

Il verdetto di una giuria che dovrà dare un giudizio finale nel pomeriggio di Domenica 28 maggio, non mi consente, in questo momento concorsuale, di esprimere giudizi sulla odierna rappresentazione. Mi riservo di farlo alla fine del Festival. Ma devo qui evidenziare l’attività promossa dal Liceo “Archimede con il progetto “Alternanza scuola-lavoro. Con una prospettiva da proporre a tutte le scuole partecipanti: il teatro, animato da passione, può anche diventare lavoro-impresa.

Docente referente:  prof.ssa Luisa Mirone

Regista: Giuseppe Bisicchia Assistenti alla regia: Chiara Galvagno e Carola Urso

Attori: Chiara Battiato, Alessandra Benenati, Manuel Bonaccorso, Tommaso Caniglia, Carla Chiarenza, Mattia Evangelista, Alessia Grasso, Nicole Liggeri, Chiara Marano, Simona Marano, Maddalena Nastasi, Giulio Paradiso, Laura Privitera, Riccardo Privitera, Diletta Puglisi, Davide Rao, Francesco Sciacca,Vittorio Sciacca, Leonardo Sgroi, Michela Spampinato, Simone Speciale, Martina Strano, Erika Tomarchio, Luisa Vignera

Direttrici di scena: Federica Famà, Irene Vecchio

Costumi, scenografia e grafica: Giada Battiato, Liliana Gravante, Carla Chiarenza, Alessia Grasso, Simona Marno, Lucy Maugeri, Mara Ragusa, Noemi Russo, Angelica Torrisi, Giusy Trovato, Chiara Marano, Nicole Liggeri

Riprese, Trailer e Backstage: Lorenzo Cavallaro, Roberto Consoli, Simone Massimino, Thomas Musumeci.

Contabile: Vanessa Patti

Pagine face book: Matteo Andronico