Recensioni ed Eventi
JULIET
di Antonino Leotta
E’ lo specchio della vita il teatro. Questo hanno voluto dimostrare gli alunni del Liceo Artistico “Emanuele Basile” di Messina, ricostruendo una originale immagine del dramma shakesperiano “Romeo e Giulietta”.
Shakespeare si distingue nella storia del teatro anche per due particolari aspetti: l’ambientazione storica che, paradossalmente, non si restringe in un campo di azione ma fa da sfondo per ogni tempo in cui si ripetono situazioni esistenziali.
Il secondo aspetto è lo struggente tormento interiore dei protagonisti di ogni vicenda. Che emerge nei personaggi dell’opera ma si ripete -insistente- nei protagonisti di ogni tempo.
I giovani attori hanno portato quest’anno al Festival del Teatro Scolastico “Chi è di scena”, la versione di una Giulietta che, rimanendo se stessa, si ripropone in quindici esperienze diverse. Mentre si svolge il dramma di Romeo dei Montecchi e di Giulietta dei Capuleti, infatti, nell’alternarsi di ritmi mesti e sconvolgenti, scorrono, in contemporanea, comportamenti e sensazioni che appartengono ad altre coppie, ad altri soggetti che hanno conosciuto l’amore.
Tante “Juliet” si propongono in personali situazioni dagli aspetti diversi l’uno dagli altri. Variano gli incontri di ogni coppia, variano i problemi di ciascuno, ma permangono e si ripetono amori contrastati. Diverse sfaccettature di timidezza. Arroganza, talvolta. Amori combattuti da invidie e gelosie o, più spesso, da finte amicizie. Amori che incontrano muri invalicabili perché interessi imposti finiscono per pilotare le persone coinvolte.
In un susseguirsi incalzante di espressioni corali di intenso livello artistico, i singoli protagonisti hanno manifestato una robusta personalità espressiva. Si sono raccontati con determinazione. Con passione. Con la voglia di trasmettersi.
“Cos’è l’amore?” si sono chiesti, con angosciosa ansia, i vari protagonisti. E se qualcuno o qualcosa blocca gli slanci dell’amore che prospettive restano alla vita?
L’incombente tragedia si era aperta con le parole volute da Shakespeare: “Questo giorno reca una buia pace”. E, nel finale, gli attori sembrano trovare rifugio nella solitudine ripetendo più volte: “Adesso, fredda solitudine fammi compagnia come non mai”. Ma lasciano trasparire un tenue filo di speranza nella consolatoria affermazione: “Nel naufragio, c’è l’amore”.
Non a caso, infatti, a conclusione della rappresentazione, nel dialogo aperto tra attori e spettatori, una ragazza ha voluto gridare: “Noi, stasera, abbiamo cantato l’amore”.
IL CAST (in ordine alfabetico):
Claudia Alibrando JULIET
Simona Anastasio JULIET
Gaia Barilà JULIET
Laura Bonanzinga JULIET
Rosalba Calascione JULIET
Martina Celesti JULIET
Ferdinando Crisafulli FRA’ LORENZO
Josephine Costantino JULIET
Asia De Francesco JULIET
Emanuela De Ovidis MONTECCHI
Maria D. Ferlazzo JULIET
Deborah Foti JULIET
Damiano Gatto MERCUZIO
Sabrina La Bella MONTECCHI
Maria Josè Lanzo JULIET
Rebecca La Rosa JULIET
Lijon Gunnarr BENVOLIO
Annalisa Manfredi CAPULETI
Emanuela Mastronardo CAPULETI
Carol Minutoli CAPULETI
Eleonora Mondello JULIET
Moreno P. Mondì TEBALDO – PARIDE
Alessia Nicotra JULIET
Giuliana Quinci JULIET
Claudia Ruvolo JULIET
Andreana Scornavacchi CAPULETI
Gloria Urbani MONTECCHI
Alberto Zaccaro ROMEO
Referente progetto Prof.ssa Gisella Camelia
Assistente progetto Prof.ssa Ornella Idotta
Costumi e scene Prof. Ciancio
Aiuto regia Alice Ingegneri
Aiuto regia Federica Sidoti
Regia Sasà Neri
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