ARTE
A cura di Francesca Bella
Dopo l’inaugurazione dello scorso 20 dicembre, sarà possibile visitare fino al 31 gennaio presso il Palazzo della Cultura Platamone di Catania, in via Vittorio Emanuele II n. 121, nel cuore del centro storico, la mostra fotografica intitolata “Namaste” di Emanuele Carpenzano.
Carpenzano è un fotografo professionista che vive ed opera a Catania dove, per ben 18 anni, ha diretto il Centro di Arti visive SIKANIE. Durante la sua lunga carriera, è stato protagonista di numerose mostre personali ed ha ottenuto prestigiosi riconoscimenti a livello internazionale, fra cui nel 2014, il MQEP Master Qualified European Photographer FEP, ricevuto da circa ottanta fotografi in tutta Europa.
Questa personale è inserita all’interno di un più ampio progetto intitolato Travelling to Learn (TTL), che mette il viaggio al centro dell’esperienza, utilizzando la fotografia come strumento per esplorare e comprendere. Il viaggio con TTL è un invito a esplorare, a lasciarsi trasformare dai luoghi, dalle culture; ma soprattutto dagli incontri inaspettati. È un viaggio che non si limita a spostarci da un luogo all’altro, ma ci invita a catturare la vita nelle sue mille sfumature; a portare con noi pezzi di mondo, di umanità, di storie. […] La fotografia ci permette di fissare in modo indelebile la memoria di queste esperienze, non solo per noi, ma anche per chi le vivrà domani. Ma la fotografia, da sola, a volte non basta a raccontare l’esperienza in modo completo. È qui che la parola diventa essenziale: accompagna, completa e definisce il racconto, dando contorni e struttura alla memoria, riempiendo di colori, odori e suoni ciò che abbiamo visto e vissuto. Questo è Travelling to Learn. Un progetto che invita chi lo abbraccia a viaggiare due volte: una prima volta fisicamente, vivendo l’esperienza sul campo; una seconda volta rielaborando quell’esperienza e condividendola attraverso la fotografia e la parola scritta.
Infatti, oltre alla mostra fotografica, fa parte del progetto anche un volume di 268 pagine intitolato Namaste. Oltre il Triangolo d’oro verso la Città Eterna, realizzato con gli scatti di Carpenzano e gli scritti del giornalista e fotoreporter Letterio Scopelliti. Molto importante, inoltre, la collaborazione con l’associazione Save the Children Italia ETS, beneficiaria di questo progetto.
Questa mostra è un viaggio dentro e attraverso l’India, i suoi colori, i suoi odori, i suoi sapori. C’è quello che sappiamo, quello che immaginiamo e quello che non conosciamo. È un itinerario avvolgente, che non può lasciare indifferente il pubblico spettatore. Alla vista di questi scatti, sensazioni e pensieri si confondono, arrivano le domande, si attiva la curiosità. Come afferma l’artista, l’India ti purifica, ti smarrisce, ti assale e ti abbraccia, con il corpo, l’anima e la parola: Namaste, il loro saluto.
A colpire, oltre agli scorci di quotidianità rappresentati che raccontano di una realtà ben diversa dalla nostra, sono gli occhi di uomini e donne, bambini e anziani, con il loro sguardo penetrante, dolce ma, a volte, anche sofferente. Attraverso questo sguardo viene veicolato un messaggio di forza, di difficoltà e di speranza, tutti elementi che si mescolano fra loro e che caratterizzano la loro esistenza.
L’India, paese tanto affascinate quanto complesso, è stato, inoltre, oggetto di attenzione già nel passato da parte di molti artisti delle immagini e delle parole, come Pier Paolo Pasolini che, a cavallo tra il 1967 e il 1968, realizza l’opera intitolata Appunti per un film sull’India, prodotto dalla RAI e presentato alla Mostra del Cinema di Venezia.
Chi già ama l’India o chi vorrebbe conoscerla meglio può, grazie a questa mostra che consta di circa 200 scatti, immergersi nella realtà di questo paese orientale, raffigurato con sguardo sapiente di chi sa usare lo strumento chiave del fotografo, ovvero la macchina fotografica, con la sensibilità necessaria per dar vista ad una narrazione quanto più autentica possibile.
Fonti:
– Comunicato stampa Namaste
– Cartella stampa
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