PER NON DIMENTICARE
A cura di Maria Cristina Torrisi
Una mostra sulla Shoah “per non dimenticare” i crimini e gli orrori dell’ Olocausto e partecipare alla giornata della Memoria. Questo l’intento dell’ amministrazione comunale acese che, attraverso l’esposizione di pannelli che raccontano la storia e gli avvenimenti dell’epoca, ha allestito la mostra al Palazzo di Città.
Un inizio che pian piano ripercorre tutti gli accadimenti che poi hanno portato al genocidio di massa.
I primi pannelli espositivi raccontano cosa accadde in Europa: l’antigiudaismo tradizionale, basato soprattutto su motivazioni religiose, si trasforma. L’integrazione degli ebrei suscita sospetto e ostilità soprattutto con la nascita dei nazionalismi in tutto il Continente. La possibile loro assimilazione è vista come una minaccia per l’esistenza stessa della Nazione. Essi incominciano a essere considerati come stranieri, con una tradizione culturale e pericolosamente diversa. Queste nuove motivazioni trasformano il tradizionale odio anti giudaico in una nuova forma di avversione più profonda e complessa che viene definita antisemitismo. La diversità ebraica non è più considerata come religiosa ma assume le caratteristiche negative di diversità sociale, etica e persino politica. L’ebreo diventa la personificazione di tutti i mali che minacciano una Nazione. Essi sono ritenuti nemici dell’intera umanità perché distruggono l’armonia naturale di stampo darwiniano. Le nazioni sarebbero dotate di una struttura organica e gli ebrei rappresenterebbero la malattia che attacca i corpi sani.
Le razze individuate dai nazisti non si dividono soltanto in ariane. A sua volta la razza ariana è divisa in diverse razze: dalla più alta razza nordica alle razze saliche mediterranee, alpine, fino alla razza Baltico orientale. Gli ebrei di contrasto sono definiti come un miscuglio orientale, asiatiche, mediterranee e negroidi.
Il fascismo è il primo regime dell’Europa occidentale ad utilizzare in forma massiccia la propaganda sfruttando ogni forma più moderna di comunicazione per influenzare e plasmare l’opinione pubblica già prima della trasformazione del governo di Mussolini in dittatura. La propaganda fascista si distingue per il tentativo di creare un vero e proprio culto della personalità attorno alla figura di Mussolini.
L’esposizione dei pannelli racconta molto altro ed è visitabile per l’intera settimana da lunedì al sabato dalle ore 9 alle 13 e dalle 16 alle 19.30.
Social Profiles