Per non dimenticare…
A cura di Clara Artale
Genova, 18 febbraio 1940. Viene alla luce un poeta romantico e malinconico, Fabrizio De André.
‘Quale sarà la mano che illumina le stelle’ è la domanda che spesso, alcuni di noi, si pongono. Ma è anche altro, altrove. Scrivo mentre ascolto “Ho visto Nina volare”, perla contenuta in “Anime Salve”, cd-testamento del sublime cantautore. Scrivo dopo aver letto un mio vecchio articolo dedicato a Fabrizio; da allora molte cose sono cambiate, altre no, come l’amore per i suoi versi, nato e cristallizzatosi grazie alla predilezione di mio fratello Corrado per la sua musica.
Riporto un suo pensiero: «Fabrizio sta sempre con gli ultimi, gli emarginati, le vittime del conformismo bigotto e del moralismo borghese...
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