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ARTE
A cura di Francesca Bella
Dopo l’inaugurazione del 15 febbraio, sarà visitabile fino al 7 marzo presso la galleria Operà – Art Gallery and Events, sita in Corso Savoia n.4, nel cuore del centro storico di Acireale, la mostra collettiva “Il Sogno” che vede come protagonisti tre artisti: Miljenko Bengez, Francesco Musante e Meloniski da Vallacidro.
Miljenko Bengez, classe 1954, nasce nella capitale croata, Zagabria, dove frequenta l’Accademia di Belle Arti. Con il trasferimento a Firenze, prosegue i suoi studi artistici e in seguito inizia ad esporre sia in Italia che all’estero. Stilisticamente parlando, le sue opere richiamano i movimenti artistici del Cubismo e dell’Espressionismo, mentre i paesaggi da lui rappresentati sono quelli delle sue origini, delle sue radici familiari.
Francesco Musante, nato a Genova nel 1950, si diploma prima al Liceo Artistico e poi alla sezione distaccata Albertina di Belle Arti di Torino, in seguito frequenta i corsi di pittura presso l’Accademia di Belle Arti di Carrara. Nel corso della sua lunga carriera, lavora come pittore, scultore, ceramista e illustratore e partecipa con successo a numerose mostre personali e collettive sia a livello nazionale che internazionale. La figura di Musante è così interessante da aver attirato l’attenzione di personalità quali quella di Mario Soldati che nel 1978 su di lui scrive:
Non sono certo passati più di cinque anni dall’ultima volta che vidi opere di Francesco Musante; ma il solo ricordo che ne serbavo riguardava non tanto le opere quanto la bizzarra, infinita distanza di queste da lui: e, quindi, la difficoltà che trovavo a scoprire un rapporto tra l’uomo e il pittore. Difficoltà? O non era, addirittura, un’impossibilità? Ripensandoci, concludevo che doveva trattarsi di un rapporto casuale, meccanico, senza vera importanza. Musante usava gli acrilici perché allora gli acrilici erano di moda. Musante aveva visto i pop e per questo faceva il pop. Le sue opere, correttamente eseguite, mi sembravano fredde e mi lasciavano freddo. Mentre lui invece, generava calore. In tutte le sue manifestazioni, esclusa la sola pittura, Musante dava l’idea di un carattere appassionato, delicato, fantasioso, sensuale, originale. Ecco, soprattutto questo: originale, autonomo. […] Ma cinque anni per un giovane dell’età e dell’inventiva di Musante sono moltissimi: le opere che presenta quest’oggi sono una rivelazione. Ecco finalmente una pittura che commuove, incanta, e lo esprime. […] Musante è ancora giovane e può darsi che tra breve ci sorprenda di nuovo […].1
Meloniski nasce nel 1943 in Sardegna, a Villacidro, ed è autodidatta. Negli anni ha dato vita a più di cento mostre personali sia in territorio italiano che estero. Ciò che caratterizza la sua arte è, senza dubbio, la sperimentazione, infatti utilizza diversi materiali e realizza opere con tecniche differenti. Oltre alla pittura, si dedica alla anche ceramica e alla scultura in pietra, marmo, legno e bronzo. I suoi lavori presentano toni vivaci che catturano l’attenzione di chi guarda.
In questa esposizione il pubblico ha la possibilità di immergersi in un’atmosfera onirica dal sapore fantastico che mira ad allargare gli orizzonti a a scoprire nuove prospettive. Si è avvolti da un vortice di colori accesi e da un’interessante eterogeneità stilistica, coerente con l’impronta espressiva dei tre diversi artisti in mostra.
L’accostamento delle opere dei tre protagonisti di questa esposizione risulta ben riuscito poiché, nonostante la differenza tecnica e di intenzioni che inevitabilmente le caratterizza, il mood che si respira è positivo e le visioni suggestive regalate da questi lavori lasciano nel pubblico una sensazione di grande vitalità.
Il filo conduttore di questa collettiva è, per l’appunto, il sogno che si manifesta in forme sempre nuove e particolari, rappresenta l’altrove in cui ciascuno di noi si rifugia di giorno e di notte. Attraverso il sogno vi è un movimento verso l’interno e verso l’esterno e l’attenzione è rivolta verso noi stessi e verso ciò che ci circonda. L’arte diventa, così, un modo per rendere visibile l’esperienza del sogno, che sia ad occhi aperti o ad occhi chiusi: il sogno come arte e l’arte come sogno.
1 Cit., https://www.officinadellafantasia.com/testi-critici/
Fonti sitografiche:
– https://www.quadreriablarasin.it/miljenko-bengez/
– https://www.officinadellafantasia.com/biografia/
– https://www.meloniski.com/su-di-me/
– https://www.pisacanearte.it/artisti/m/meloni
ski-da-villacidro.html
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